C’era una volta il project financing
Siamo nel 2030. In quel lembo di Torricelle rimasto libero, tra la piscina e la discoteca, la nonna spiega ai nipotini com'era Verona tanti anni prima.
"Poichè avevano speso tutti i soldi che gli avevano lasciato i loro papà, a quel tempo i veronesi scoprirono il Project Financing"
" E che cos'era nonna?" " Era il modo di fare tante cose senza tirare fuori neanche una lira" " E allora cosa successe?"
"Furono costruite tante cose importanti, a spese dei privati: tutte quelle cose che possiamo vedere sotto di noi e che una volta non c'erano"
Difatti sotto di loro potevano vedere il vecchio centro storico pieno di insegne luminose intermittenti, affollato di turisti in braghe corte e col gelato in mano.
Verso destra sbucava la grande tangenziale che si perdeva all'orizzonte: da una parte e dall'altra allegri autogrill, parcheggi e supermercati. Nei parcheggi qualche contadino col banchetto vendeva i perseghi.
Là in fondo, nella nebbia azzurrina, sorgeva Verona Sud, coi suoi Centri commerciali, i grattacieli alti alti, i Centri Benessere e i Casinò. Al centro un mega parcheggio vuoto (perchè non era ora di Fiera).
"Abbiamo fatto tardi – dice la nonna – torniamo a casa". Ma la macchina parcheggiata nel prato aveva finito la benzina, così tornarono a piedi.