Museo della Lirica? Il duo Tosi-Biasi fa spettacolo
Menomale che qualcuno si è mosso.
Non gli intellettuali/professori veronesi – che hanno terrore di perdere i finanziamenti della Fondazione – non i giornalisti – stendiamo un velo pietoso sulla categoria – ma i politici, ebbene sì, i tanto disprezzati politici veronesi che finalmente hanno parlato di cultura e patrimonio veronese.
Franchetto, Bonfante e Fasoli consiglieri regionali hanno presentato un’interrogazione chiedendo “A chi giova il Museo della Lirica (a Palazzo Forti)”?
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I bravi consiglieri si sono fermati alle questioni economiche, è vero: la Fondazione Arena già piena di debiti dovrebbe pagare l’affitto al Comune per allestire e gestire un fantomatico museo fatto…coi costumi & allestimenti delle opere areniane.
Nessuno nutre rispetto delle volontà testamentarie di Achille Forti – che immaginava, nel caso il Palazzo non potesse contenere interamente la Galleria d’Arte Moderna, la destinazione del pianoterra ad aule dell’Accademia Cignaroli. Palazzo Forti è di per sè un museo di vita nobiliare del settecento e ottocento che andrebbe aperto ai veronesi per mostrare come vivevano i ‘signori’ del tempo, con gli arrredi originali.
Ma la domanda fatta dai consiglieri regionali è pertinente:
A chi giova la destinazione di un ‘piccolo Museo inutile’ a Palazzo Forti. Il resto del Palazzo cosa diventerà?
La domanda fa il paio con l’altra: a chi giova lo spostamento del Museo di Storia Naturale? Cosa ne sarà della storica sede di Palazzo Pompei sul Lungadige?